icerbox Ferracin Venezia by Unknown

autore:Unknown
Format: epub

Il viaggio durò sette giorni e trascorse piacevolmente, senza intoppi.

Durante la traversata il mercante veneziano fece amicizia con quattro nobiluomini inglesi, che si offrirono di ospitarli per un paio di giorni, una volta approdati al porto di King’s Lynn, sulla costa settentrionale del Norfolk.

Querini ci rivela, in un eccesso di improvviso sentimentalismo, che la prima notte in Inghilterra ebbe quello che oggi chiameremmo un crollo nervoso.

Passò la notte insonne, senza essere in grado di fermare le lacrime, lacrime di gratitudine per essere uscito vivo dall’ordalia a cui il destino lo aveva sottoposto.

Ci si può ben immaginare che anche i suoi compagni di viaggio non fossero in condizioni fisiche e mentali migliori, ma probabilmente il peso della responsabilità aveva reso le privazioni ancora più dure da sopportare.

Michiel e Fioravanti notarono, nella loro succinta relazione scritta in uno stile decisamente meno ispirato di quello del loro comandante, che era da segnalare, e da lodare, il modo in cui il giovane Piero Gradenigo, il nipote diciottenne di Francesco Querini, l’altro mercante sopravvissuto, fosse riuscito a fronteggiare le situazioni avverse.

Dopo due giorni i veneziani si congedarono dal Mare del Nord e salirono su un battello fluviale diretto a Cambridge, da dove poi avrebbero proseguito a piedi per Londra.

La vista della nota città universitaria impressionò Querini. E come non avrebbe potuto…

Nonostante la costruzione del King’s College sarebbe iniziata solo quattordici anni più tardi per volontà del giovane sovrano Enrico vi, che all’arrivo dei veneziani in città aveva solo undici anni, la cittadina sul fiume Cam era già il secondo polo culturale dell’Inghilterra, dopo Oxford. Un centro di grande vitalità, arricchito dalla presenza di college universitari, chiese, monasteri e da un discreto mercato favorito dalla buona navigabilità del Cam che, sfociando sul Mare del Nord a King’s Lynn, costituiva una delle vie preferenziali per la distribuzione delle merci importate dal Nord Europa.

La domenica Querini andò a messa in un famoso monastero benedettino della città.

Durante la funzione avvenne un altro fatto bizzarro: fu avvicinato da un monaco che, avendo riconosciuto in lui una persona di alto rango, gli chiese, in latino, se avesse tempo di incontrarlo dopo la messa, perché c’era una cosa di cui desiderava parlargli.

Incuriosito, il veneziano raggiunse il monaco in fondo a una delle navate della chiesa. Scambiatisi i convenevoli del caso, il monaco interrogò il mercante sulle sue origini, e sulle ragioni che lo avevano portato così lontano da casa. Aveva infatti sentito dire che Querini e i suoi accompagnatori erano veneziani e per questo aveva una proposta per lui. Estrasse quindi un borsellino contenente sedici scudi e glielo mise in mano dicendo che presto avrebbe voluto andare in pellegrinaggio al santo sepolcro. Per raggiungerlo si sarebbe dovuto imbarcare a Venezia, ragion per cui sperava che, una volta trovatosi là, Querini e la sua famiglia gli avrebbero fatto la cortesia di prendersi cura di lui. I sedici scudi volevano compensare anticipatamente la carità che avrebbe ricevuto in futuro.

Querini non poteva credere all’ennesimo segno della Provvidenza. Raccontò dell’avvenimento ai suoi compagni di viaggio, constatando

scaricare

Disconoscimento:
Questo sito non memorizza alcun file sul suo server. Abbiamo solo indice e link                                                  contenuto fornito da altri siti. Contatta i fornitori di contenuti per rimuovere eventuali contenuti di copyright e inviaci un'email. Cancelleremo immediatamente i collegamenti o il contenuto pertinenti.